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Recensione Philips Hue White ambiance Starter kit: luci sotto controllo anche con Siri

Il primo passo per l’avvicinamento alla domotica, cioè l’applicazione dell’informatica per la gestione dell’ambiente domestico, è indubbiamente il controllo dell’illuminazione. Philips con il suo marchio Philips Lighting, da poco mutato in Signify, è una delle aziende che più sta dando importanza a questo ambito con prodotti di diverse tipologie, tra i quali figura il Hue White ambiance Starter kit, oggetto di questa recensione.
Hue White ambiance Starter kit è un pacchetto compatibile con Apple HomeKit costituito da due o tre lampade LED a variazione di intensità e di temperatura di colore, un bridge ed un telecomando.

Le lampade del Hue White ambiance Starter kit hanno l’attacco standard E27, una potenza equivalente di 60 W, una potenza effettiva di 9,5 W in attività e 0,1 W in stand-by, un intervallo di temperatura di colore dai 2200 K ai 6500 K ed una intensità massima di 806 lm. La classe di efficienza energetica è A+, la durata dichiarata è di 25000 ore con 50000 cicli di commutazione e garanzia di 2 anni.

Il bridge si occupa di mettere in comunicazione la rete locale con le lampade al fine di consentire la gestione del Hue White ambiance Starter kit da smartphone tramite l’app dedicata. All’interno della confezione, oltre all’alimentatore, è presente anche un cavo ethernet per il collegamento fisico al router, non è possibile effettuare l’abbinamento tramite Wi-Fi. La portata del bridge è paragonabile a quella di un router medio, oltre un paio di muri o poco più le lampade smettono di collegarsi ad esso.

Il telecomando, alimentato da una pila CR2450, inclusa nella confezione, si occupa di accendere e spegnere le lampade, modificarne l’intensità e la scena luminosa.

La configurazione dell’intero sistema è davvero semplice ed intuitiva. È sufficiente collegare il bridge sia all’alimentazione che al router e scaricare l’app Philips Hue disponibile sia per iOS che per Android. I pochi passaggi rimanenti sono indicati in maniera molto chiara al primo avvio dell’app.

Trattandosi di un sistema domotico, è indispensabile la presenza di una rete Wi-Fi e l’uso di uno smartphone o tablet per la gestione del Hue White ambiance Starter kit. In assenza di uno dei due elementi le lampade funzioneranno normalmente quando gli sarà data corrente. Viceversa, perché il sistema sia sempre funzionante, gli interruttori fisici devono essere sempre in posizione di accensione; bisogna ricordarsi di non spegnere le lampade utilizzando questi ultimi. Tutte le funzionalità di cui il Hue White ambiance Starter kit è provvisto sono attuabili tramite l’app ed il software di gestione entrambi sempre aggiornati. Su alcuni aspetti è possibile intervenire anche attraverso il telecomando.

L’attività iniziale da effettuare tramite l’app Philips Hue è l’assegnazione delle lampade alle stanze e configurare il telecomando. Quest’ultimo può essere assegnato ad una o più stanze ma non ad una singola lampada appartenente ad una stanza. Da sottolineare che ogni lampada può ricevere una denominazione, magari coerente con la sua posizione.

Una volta completata la prima configurazione del Hue White ambiance Starter kit, si può iniziare la selezione delle scene predefinite, che variano per diverse combinazioni di intensità e temperatura di colore, o modificare questi parametri manualmente, salvando nuove scene. Intervenire sulla temperatura di colore significa poter variare la luce da più calda (toni del giallo, arancione) a più fredda (toni del azzurro chiaro, bianco). Le funzionalità più interessanti offerte dall’app Philips Hue però sono quelle legate ad azioni ricorrenti. L’app Philips Hue offre la possibilità di definire delle attività da associare a indicazioni temporali o legate alla propria posizione rispetto al luogo in cui è installato il Hue White ambiance Starter kit.




Questa sezione consente di far accendere o spegnere le luci di determinate stanze alla propria uscita o rientro a casa, in base a determinati orari, al momento dell’alba o del tramonto, al risveglio o assopimento o semplicemente impostando un timer.
L’app Philips Hue per iPhone permette anche di impostare dei comandi per il suo widget da associare ad una o più stanze, potendo preselezionare la scena preferita.

Fin qui, tutto sommato si è trattato (si fa per dire) di spostare determinate funzionalità da un telecomando ad un app che funge anche da collettore e telecomando generale per la gestione di più lampade e stanze. La parte però più interessante è legata alla compatibilità con Apple HomeKit.




Grazie alla compatibilità con il sistema di gestione domotico di Apple, oltre a poter intervenire su accensione, spegnimento, intensità e temperatura delle lampade attraverso l’app di sistema “Casa”, dà il grande vantaggio di gestire tutto ciò avvalendosi dell’assistente vocale di Apple: Siri. Per far interagire HomeKit con il Philips Hue White ambiance Starter kit è sufficiente scannerizzare il codice numerico stampato all’interno della confezione. L’aver dato un nome ad ogni lampada, come accennato in precedenza, fa sì che si possa chiedere a Siri di modificare il comportamento di ognuna di esse in linguaggio naturale. Anche le combinazioni dei comandi sono notevoli così come le tipologie di frasi componibili senza che ne sia pregiudicata la comprensione. Il riferimento non è ai soli accensione e spegnimento, ma anche alla modifica dell’intensità o della scena.

Se proprio non ci si volesse servire dell’app Philips Hue da iPhone o iPad, o di Siri, per la gestione del Hue White ambiance Starter kit rimane il telecomando. Questo è fornito di una placchetta da porre a muro che tiene il telecomando in sede magneticamente. I quattro pulsanti che lo compongono servono rispettivamente ad accendere, aumentare la luminosità, diminuire la luminosità e spegnere le lampade della stanza per la quale è stato impostato. Il pulsante di accensione inoltre, con i click successivi al primo può modificare la scena luminosa, secondo quanto definito attraverso l’app, fino al quinto click.

Ogni transizione è sempre graduale, anche a vantaggio della durata delle lampade, non ci sono mai variazioni repentine. L’accensione e lo spegnimento sono sempre in dissolvenza, così come i cambiamenti di temperatura di colore.

L’intensità dell’illuminazione, soprattutto se impostata su una luce fredda e in assenza di plafoniere o paralumi, è davvero elevata. Se la stanza non è particolarmente ampia, o la lampada distante, sarà sufficiente regolarla al 75% per ottenere una buona illuminazione.

Forse il limite più sensibile è la totale separazione dell’uso normale da quello “2.0”, cioè poter l’impossibilità di continuare ad accendere e spegnere le luci utilizzando contemporaneamente gli interruttori fisici e il sistema Philips Hue. Si tratta però di qualcosa che va oltre l’ambito di intervento di un prodotto, che coinvolgerebbe l’intero impianto e che richiederebbe di ripensarlo nuovamente oltre ad un esborso ben superiore. Il Hue White ambiance Starter kit si posiziona come onorevole compromesso per iniziare a conoscere l’ambito e magari intraprendere una transizione verso un ambiente sempre più controllabile in maniera integrata.

L’esperienza d’uso, anche grazie all’estrema semplicità di configurazione, impostazione ed utilizzo, è davvero gradevole oltre che comoda e funzionale. Basti pensare a tutte le volte in cui, in presenza di diversi interruttori all’interno della stessa placchetta, si sono dovuti fare più tentativi prima di accendere la luce desiderata. Senza considerare i benefici derivanti dall’opportunità di avere un’intensità di luce non fissa ma variabile, così come la temperatura di colore. Tutto ciò lascia largo spazio alla creazione di atmosfere più adatte ai vari momenti della giornata o semplicemente al proprio umore.

Ulteriori informazioni sul Hue White ambiance Starter kit sono disponibili alla pagina dedicata del sito Philips.
Il Hue White ambiance Starter kit può attualmente essere acquistato su Amazon al prezzo di 125 € circa, per la variante a due lampade, e 133 € per quella a tre lampade. Considerando il prezzo medio di una lampada a LED, e tutto il sistema di cui si è fin qui parlato, benché l’importo non sia esiguo, l’importo richiesto per l’acquisto è piuttosto appetibile.

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