L’incipit di questa recensione è, sebbene possa sembrare solamente un amarcord, un atto necessario.
A dieci anni dal primo iPhone, presentato durante uno spettacolare keynote il 9 gennaio 2007 dall’allora CEO Apple, il mai troppo compianto visionario Steve Jobs, la Apple ha rivoluzionato l’oggetto che, forse più di ogni altro device prodotto dalla melamorsicata, ha contribuito a renderla la prima azienda da 1 trilione di dollari.
L’iPhone X ha segnato un passaggio generazionale per Apple, andando ad introdurre soluzioni già introdotte dai concorrenti (es. schermo edge to edge, ricarica Qi) e strizzando l’occhio al futuro con soluzioni mai viste (FaceID in primis).
Apple ha, finalmente, anche deciso di adottare uno standard già introdotto da altre case produttrici già da qualche anno, l’IP67.
L’International Protection (da cui l’acronimo IP) è uno standard pubblicato dalla Commissione Internazionale Elettrotecnica (IEC) con il quale si valuta, e di conseguenza si classifica, il grado di protezione contro particelle solide (indicato dalla 1a cifra nella sigla) e liquidi (2a cifra) offerta da dispositivi meccanici ed elettronici (vedi tabelle 1 e 2).
Apple aveva già introdotto, con il lancio della 2a versione dell’Apple Watch, un device resistente a polvere e liquidi, certificato anche ISO 22810:2010 per alcune attività acquatiche, senza però meglio specificare se si trattasse di uno standard IP67 o IP68 (le caratteristiche, però, fanno propendere per un IP68).
IPXy | |
---|---|
0 | nessuna protezione |
1 | protetto contro corpi solidi superiori a 50 mm di diametro | 2 | protetto contro corpi solidi superiori a 12 mm di diametro |
3 | protetto contro corpi solidi superiori a 2,5 mm di diametro |
4 | protetto contro corpi solidi superiori a 1 mm di diametro |
5 | protetto contro le polveri (nessun deposito nocivo) | 6 | totalmente protetto contro le polveri |
IPxY | Grado di protezione contro liquidi |
---|---|
0 | nessuna protezione |
1 | protetto contro le cadute verticali di gocce d’acqua | 2 | protetto contro le cadute di gocce d’acqua o pioggia fino a 15° dalla verticale |
3 | protetto contro le cadute di gocce d’acqua o pioggia fino a 60° dalla verticale |
4 | protetto contro gli spruzzi d’acqua da tutte le direzioni |
5 | protetto contro i getti d’acqua | 6 | protetto contro i getti d’acqua potenti |
7 | protetto contro gli effetti delle immersioni temporanee (fino ad 1 metro per massimo 30 minuti) |
8 | protetto contro gli effetti delle immersioni continue | 9 | Protetto da immersione permanente in acqua e da getti d’acqua ad alta pressione e alta temperatura – con il suffisso k (IP69k) si intende protezione contro getti ad altra pressione |
Un bel passo in avanti, con buona pace dei tanti iPhone passati a miglior vita per aver preso un po’ d’acqua, ma non abbastanza per molti “morsicati” che vorrebbero vedere Apple come leader anche sul piano dell’innovazione ed introduzione di nuovi standard.
Probabilmente la casa di Cupertino è al lavoro per applicare le soluzioni hi-tech concepite per Apple Watch alle prossime generazioni di iPhone (magari vedremo qualche novità con il lancio degli iPhone XS e XS Plus, in arrivo il prossimo 12 settembre) ma, fino ad allora, siamo al sicuro solo in caso di incidente domestico o in riva al mare. Ma quanti di voi, nel corso degli anni, avrebbero strizzato l’occhio ad un device in grado di poter fissare indelebilmente i nostri ricordi subacquei? Personalmente ho avuto la fortuna e possibilità di viaggiare parecchio, trovandomi anche a fare snorkeling a due colpi di pinna da tartarughe e pesci tropicali, senza possibilità di scattare qualche foto (a meno che non fossi stato disposto a sborsare qualche centinaia di euro per comprarmi apposita attrezzatura).
Fortunatamente il mercato degli accessori riesce a fornire sempre soluzioni al fine di assecondare le passioni, o i capricci, della stragrande maggioranza di utenti; già da qualche anno, infatti, circolano cover subacquee per proteggere i nostri devices permettendoci di portare a casa qualche foto da mostrare agli amici. La qualità e, implicitamente, la sicurezza di questi accessori non sempre ripaga la fiducia del consumatore (basta sbirciare le decine di recensioni in giro).
Catalyst Lifestyle è una azienda, che ha mosso i suoi primi passi nel 2011 grazie all’intuizione di Josh Wright e June Lai. I prodotti realizzati da Catalyst riescono a rispondere alle esigenze di tutti, coniugando bene qualità, sicurezza e design; non a caso i loro prodotti sono stati insigniti di numerosi premi e riconoscimenti negli ultimi anni.
La linea di prodotti offre soluzioni dustproof, shockproof e waterproof per iPhone (dal 5 all’X), iPad (mini, Pro 9.7” e 12.9”, 5a e 6a generazione), Apple Watch, Apple AirPods ed Apple Pencil. Da poco hanno introdotto soluzioni per il Samsung S9, S9 Plus e Note 9.
L’ingombro non è eccessivo, considerato l’uso cui è destinato il case stesso, aggiungendo solo circa 1.2cm all’altezza, 1cm alla larghezza e 0,4cm allo spessore alle dimensioni dell’iPhone X.
Il montaggio è abbastanza intuitivo e richiede pochi secondi. Lo smontaggio è possibile grazie ad una linguetta, posizionata nella parte inferiore del pannello posteriore (ci sono anche le istruzioni, se proprio volete).
Catalyst ha fatto un egregio lavoro assicurando che sia i pulsanti sia le porte del telefono siano accessibili. Per attivare o disattivare la suoneria basterà ruotare una comoda rotella, la O-ring, posizionata proprio sullo switch. I pulsanti del volume sono in plastica rigida, facilmente distinguibili al tatto dal telaio in gomma, risultando molto maneggevoli per realizzare gli scatti subacquei (gli schermi touch capacitivi, montati sulla maggior parte dei nostri devices, non funzionano sott’acqua). Stessa storia per il tasto wake-up/stand-by.
Una guarnizione in gomma, facilmente amovibile per inserire i cavi di ricarica, garantisce la completa protezione della porta Lightning.
Ed ecco una vera e propria chicca, la True Sound Acoustic Technology™, ovvero una membrana che copre altoparlante e microfono sul fondo per proteggerlo da liquidi e sporco, garantendo una qualità di registrazione audio praticamente perfetta (trasmissione del suono chiara da 50 Hz a 20.000 Hz garantita).
Sul pannello posteriore la nostra preziosa fotocamera è ben protetta, grazie ad un solido e robusto bordo in plastica rigida. La qualità delle immagini, come vedremo, non viene pressoché inficiata, a meno che non vogliate fare foto nel fango.
Dopo esserci assicurati che non vi fossero difetti di fabbricazione, testando il case con un po’ di carta all’interno ed immergendolo in qualche palmo d’acqua per una mezz’ora abbondante, così come consigliato dalla stessa Catalyst, abbiamo finalmente potuto far fare un bel tuffo al nostro iPhone X.
Con lo standard IP68 garantito dal Catalyst Waterproof Case per iPhone X, il nostro device è protetto fino a ben 10 metri di profondità, e la True Sound Acoustic Technology™ assicura una qualità audio impeccabile.
Ecco qualche scatto…
Il Catalyst Waterproof Case per iPhone X è in vendita qui, su Amazon a poco meno di 100€. Sembra tanto, ma è un accessorio che garantisce… tranquillità! Provereste mai a tuffarvi con il vostro iPhone (qualsiasi esso sia) protetto da una custodia, per così dire, di dubbia provenienza e fabbricazione?! Non credo proprio!
Il Catalyst Waterproof Case per iPhone X è tra le migliori soluzioni, a nostro avviso, disponibile sul mercato. L’unico neo, se proprio dobbiamo cercare il pelo nell’uovo, è dovuto alla diminuzione della risoluzione dello schermo in quanto la membrana protettiva, essendo in materiale morbido, non risulta essere perfettamente trasparente.
P.S.: Catalyst assicura anche massima protezione nella neve… non ci resta che provare, keep in touch!
Pro | Contro |
---|---|
impermeabile | bassa resa risoluzione dello schermo |
resistente agli urti e cadute | laccetto da polso |
True Sound Acoustic Technology™ |
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