Le dimensioni che caratterizzano Airtame (76,88 × 40,91 14,30 mm), ne fanno un ottimo alleato sia come ricevitore collocato in maniera fissa nel proprio studio o sala riunioni, ma anche, e soprattutto, nel caso in cui ci si ritrovi spesso a tenere seminari o conferenze e ci si debba spostare ed adattare a situazioni sempre diverse, concedendo maggiore libertà di movimento.
Il primo passo da fare per iniziare a fare streaming di contenuti verso Airtame è collegarlo alla rete e configurarlo. Una volta alimentato e collegato ad una porta HDMI di un qualsiasi TV, monitor o proiettore, basterà collegarsi da qualsiasi dispositivo all’indirizzo dedicato alla configurazione per concludere il procedimento.
Un aspetto importante di questa fase è dato dalla possibilità di Airtame di creare una rete Wi-Fi ad hoc alla quale collegarsi, per configurarlo in prima istanza, ma in seguito anche per utilizzarlo senza limitazioni di sorta. In questo modo, qualora si sia spesso in giro, non diventa indispensabile portarsi dietro anche un router, o doversi collegare ad una Wi-Fi esistente, particolarità non di poco conto.
Per concludere la configurazione saranno sufficienti pochi minuti. È però fondamentare che la ricezione sia buona, diversamente non ci si riuscirà a collegare. Per questo, se la ricezione non dovesse essere ottima, può essere consigliabile collegarsi ad una rete a 2,4 GHz. Airtame, come segnalato tra le guide, risponde meglio se posizionato perfettamente parallelo al pavimento. Qualora il segnale Wi-Fi non dovesse essere particolarmente affidabile Airtame mette a disposizione un adattatore Ethernet per arginare il problema. Le considerazioni che si faranno in questa recensione si riferiscono all’uso esclusivo via Wi-Fi.
Il funzionamento di Airtame si può riassumere in tre modalità: streaming diretto, streaming dal web e riproduzione fissa. L’ultima, e più semplice, è quella di definire un’immagine che faccia da “salvaschermo” e che rimanga in riproduzione fino a diverso ordine. Lo streaming dal web consente di visualizzare in maniera abbastanza statica contenuti, lo streaming diretto è quello più dinamico e con più margini di personalizzazione.
A seconda del tipo di uso che si desidera fare si può definire una diversa configurazione. Più aumenta l’interazione e più sarà necessario ridurre la qualità della trasmissione, diversamente si potrà riscontrare un ritardo nella risposta, crescente con la qualità o il frame rate definiti. È possibile impostare tali parametri, se si sceglie come modalità d’uso lo streaming diretto, altrimenti il tutto sarà gestito automaticamente in base alla qualità del contenuto da riprodurre.
L’uso che immediatamente viene in mente in relazione ad un dispositivo del genere è l’estensione o duplicazione del monitor per delle presentazioni. Provando Airtame collegato ad un Mac, l’app consente la sola duplicazione dello schermo, qualora si voglia invece beneficiare dei vantaggi offerti dall’estensione dello schermo sarà necessario utilizzare AirPlay, il cui supporto è stato introdotto di recente.
Scegliendo di duplicare lo schermo ed utilizzando come dispositivo di output un monitor, si deve mettere in conto che la differenza di rapporto larghezza-altezza potrà portare al non completo riempimento del monitor ed alla visualizzazione delle bande nere di riempimento. Tutto ciò è evitabile se si ha la possibilità di portare il monitor predefinito ad avere le stesse proporzioni di quello esterno. Utilizzando un MacBook Pro Retina, con un buon segnale in ricezione da parte di Airtame si è potuto duplicare lo schermo integrato a 25 fps, 1080p e qualità “Alta” potendo riscontrare un ritardo pressoché nullo. Aumentando la frequenza dei frame, o la qualità, il ritardo risulta sempre più sensibile, effetto che non siamo riusciti ad escludere attivando anche lo streaming audio.
Utilizzando un iPhone come sorgente di input, con l’app dedicata si possono visualizzare le foto del rullino fotografico, senza però poter avviare una riproduzione automatica o fare lo zoom, e riprodurre presentazioni nel solo formato PDF, semplicemente scegliendo di aprire il file attraverso l’app. Questa integra Dropbox, grazie al quale sarà più facile accedere ai propri contenuti.
Servendosi del supporto ad AirPlay si può utilizzare il dispositivo al quale si è collegato Airtame sia per la riproduzione che per la duplicazione/estensione dello schermo. Nel caso di utilizzo con Mac l’estensione dello schermo consente di avere a disposizione l’intera superficie del monitor di destinazione pur dovendo accettare un po’ di ritardo. Se però si sceglie di utilizzare Airtame per la sola riproduzione di video a 720p, da YouTube per esempio, il ritardo scompare e non è detto che la qualità video si deteriori sensibilmente. Se il dispositivo in uso fa un buon upscaling la differenza non si noterà.
Utilizzando un iPhone le considerazioni sono identiche, non potendo intervenire sulla qualità di trasmissione.
Benché non sia possibile interagire direttamente, Airtame dà il meglio di sé nella riproduzione di contenuti online, dalle presentazioni di Google Slides a servizi come Trello, Socialwall o Pingflow, per citarne solo alcuni. In questi casi, essendo inferiore il tasso di interazione va tutto a vantaggio della qualità di riproduzione. Prendendo come esempio Google Slides, è sufficiente pubblicare la presentazione impostando un intervallo automatico tra le diapositive per vederle scorrere automaticamente sul telo di proiezione o schermo.
Altro aspetto interessante di Airtame è dato dalla possibilità di poter comandare tramite app, o attraverso una dashboard accessibile tramite browser schermi multipli, potendo assegnare a ciascuno diverso contenuto ed impostazioni. In questo caso, per iniziare lo streaming su ognuno è possibile impostare un codice PIN al fine di essere sicuri di trasmettere al dispositivo corretto.
Ulteriori informazioni su Airtame e le sue modalità d’uso sono disponibili all’indirizzo airtame.com. Sullo stesso sito è possibile acquistare il dispositivo a partire da 299 € per una sola unità fino a 249 € per unità per un ordine superiore ai dieci pezzi.
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