Recensione SanDisk Ultra 3D SSD: affidabilità senza compromessi
Il settore degli SSD è proiettato verso memorie sempre più compatte e veloci, ne sono un esempio le nuove unità PCIe 3.0 che stanno da qualche tempo prendendo piede. Gli SSD SATA con il formato standard da 2,5″ però non hanno raggiunto ancora uno stato di obsolescenza, ma continuano ad essere un buon terreno di confronto tra le case produttrici. In questo ambito si inserisce il SanDisk Ultra 3D SSD.
L’SSD SanDisk Ultra 3D è un’unità da 2,5″ con interfaccia SATA III che può raggiungere velocità di trasferimento in lettura sequenziale pari a 560 MB/s. È dotato delle più recenti tecnologie SanDisk 3D NAND ed nCache 2.0.
La tecnologia 3D NAND di ultima generazione di SanDisk è stata sviluppata per incrementare la resistenza dell’unità, garantendo elevata affidabilità e consumi energetici ridotti, aumentando così la durata della batteria del portatile. Privo di parti mobili l’SSD Ultra 3D SanDisk è stato sviluppato per resistere agli urti e alle vibrazione, concedendo all’utente una maggiore libertà di movimento, preservando l’integrità dei dati anche in seguito agli urti accidentali.
nCache 2.0 è un’altra tecnologia proprietaria di SanDisk che ottimizza le prestazioni effettuando la scrittura in un buffer ad alta velocità per procedere in seguito al trasferimento dell’informazione al sistema di archiviazione flash. Anche questa caratteristica contribuisce ad aumentare l’autonomia della batteria, mantiene basse le temperature ed assicura un’elaborazione estremamente silenziosa.
Il SanDisk Ultra 3D SSD in nostro possesso è il taglio da 500 GB che abbiamo sottoposto a varie prove i cui risultati sono riportati di seguito.
La destinazione principale di quest’unità è indubbiamente la sostituzione di un hard disk meccanico interno, o l’upgrade di un precedente SSD magari meno capiente o meno performante. A questo scopo l’SSD SanDisk Ultra 3D è stato montato all’interno di un MacBook Pro metà 2012 installando macOS High Sierra 10.13.2. In questa configurazione sono stati misurati i tempi di avvio riportati nella tabella qui sotto.
macOS High Sierra (login automatico) |
21,12 s |
Apple Pages 6.3.1 | 1,79 s |
Apple iMovie 10.1.8 | 5,09 s |
Microsoft Word 15.40 | 3,26 s |
Adobe Photoshop CC 2018 | 5,53 s |
Adobe Illustrator CC 2018 | 10,37 s |
Adobe Premiere Pro CC 2018 | 23,89 s |
Il tempo di avvio del sistema operativo è davvero ottimo, così come quello relativo a Pages e Word. Anche Photoshop si avvia in men che non si dica; Premiere ci impiega un po’, ma il suo peso è una caratteristica nota.
Sempre in questa configurazione, il test del SanDisk Ultra 3D SSD con le due applicazioni Blackmagic Disk Speed Test ed AJA System Test hanno restituito i valori di velocità di scrittura e lettura che appaiono nelle immagini che seguono.
L’uso del buffer relativo alla tecnologia nCache 2.0 è evidente nel grafico di scrittura dello screenshot di destra. Si rileva facilmente come la velocità di scrittura abbia un picco nella prima fase, andandosi poi ad assestare su una velocità inferiore, a seguito della saturazione del buffer.
In questa configurazione le velocità di picco raggiunte che sono state misurate sono di 413 MB/s per la fase di scrittura e di 535,6 MB/s in lettura.
Per valutare il comportamento dell’SSD SanDisk Ultra 3D, in applicazioni differenti dal’uso come disco interno, lo abbiamo montato all’interno dell’enclosure Inateck FE2101 (recensito qui) che è stata collegata via USB 3.1 Gen 2 alla porta Thunderbolt 3 di un MacBook Pro con Touchbar ed in seguito ad una porta USB 3.0 di un MacBook Pro Retina. È il caso di ricordare che la banda SATA III è pari a 6 Gbps, quella USB 3.1 Gen 2 a 10 Gbps e quella USB 3.0 (o 3.1 Gen 1) a 4,8 Gbps.
L’immagine di sinistra si riferisce al test in USB 3.1 Gen 2, in cui le velocità di picco misurate sono state di 419,5 MB/s in scrittura e 540,6 MB/s in lettura. L’immagine di destra è relativa invece al collegamento via USB 3.0 dove i picchi sono stati di 421 MB/s in scrittura e 437,5 MB/s in lettura.
È ben noto che la velocità non è l’unico aspetto da considerare quando si valuta un’unità di memoria. A contraddistinguere il SanDisk Ultra 3D SSD in termini di affidabilità, oltre alle due tecnologie proprietarie presentate, sono anche i valori di TBW (terabytes written) corrispondente alla quantità di dati scrivibili oltre la quale il disco potrebbe dare problemi. Per tutti i tagli questo valore è pari a 400 volte la capacità totale del disco; solo nella versione da 2 TB questa soglia è pari a 500 TBW, cioè 250 volte la capacità totale. Da non sottovalutare il periodo per cui il disco è coperto da garanzia che SanDisk fissa in 3 anni dall’acquisto.
Ulteriori informazioni a proposito del SanDisk Ultra 3D SSD sono disponibili alla pagina del prodotto del sito dell’azienda.
SanDisk Ultra 3D SSD è attualmente disponibile all’acquisto su Amazon nei tagli da 250 GB, 500 GB, 1 TB e 2 TB, rispettivamente ai prezzi di 84 €, 130 €, 247 € e 550 €. Considerando il rapporto €/GB il modello più conveniente risulta essere quello da 1 TB con un valore di 0,247 €/GB i due ad esso vicini non gli si discostano sensibilmente, a differenza della versione da 250 GB, che risulta perciò quella meno consigliata.
SanDisk Ultra 3D SSD
- Design - 85
- Qualità costruttiva - 93
- Prestazioni - 89
- Prezzo - 92