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Recensione monitor Asus VZ249H: elegante ed attento alla vista

In questi giorni ho avuto la possibilità di affiancare a quello del mio MacBook Pro Retina il monitor Asus VZ249H, utilizzandolo sia come display principale che come schermo esteso. Dopo l’uso vario quotidiano e un po’ di verifiche specifiche deriva tutto quello che segue.

Il monitor Asus VZ249H è un 23.8″, IPS, Full HD è dotato di rapporto di contrasto 80.000.000: 1 con pieno supporto alla gamme colore sRGB e angolo di visualizzazione pari a 178°.

In aggiunta alle appena citate caratteristiche, Asus ha arricchito il suo monitor con delle tecnologie proprietarie “ASUS Eye Care” orientate al benessere della vista dei sui clienti. Si tratta, in particolare, della “Ultra-Low Blue Light” che attenua la luce blu prodotta dal monitor e della “Flicker-free” volta a ridurre sensibilmente lo sfarfallio. Grazie a questi accorgimenti l’azienda vuol raggiungere il minimo l’affaticamento della vista per un’esperienza di visione più confortevole, mostrando un’attenzione marcata verso tutti coloro trascorrono gran parte della loro giornata lavorativa davanti ad uno schermo.

Per l’input audio/video l’Asus VZ249H presenta nella parte posteriore una porta VGA, una HDMI ed una mini-jack da 3,5 mm. Per le sorgenti che lo supportano, la trasmissione dell’audio avviene attraverso lo stesso cavo HDMI.

Molto discreto è il trasformatore, grazie alle sue dimensioni molto compatte. Una volta alimentato ed acceso basta collegare l’Asus VZ249H ad una sorgente di input perché riconosca autonomamente il segnale e questo sia visualizzato.

Il design che contraddistingue questo schermo è lineare e pulito, anche grazie all’assenza quasi totale di bordi su tre dei quattro lati. Lo spessore minimo è di soli 7 mm. La base circolare sulla quale si innesta il piede garantisce un’ottima stabilità oltre a fungere da elemento distintivo dell’Asus VZ249H. L’angolo d’inclinazione non è molto ampio, ma sufficiente per l’uso da scrivania.

I pulsanti per la gestione del pannello sono posizionati in basso a destra. La loro posizione è indicata da dei piccoli quadratini stampati, insieme al simbolo di accensione/spegnimento, sulla fascia inferiore. Il motivo per cui si tratta di simboli non specifici risiede nel fatto che la loro funzione cambia contestualmente al menù, ed è indicata direttamente sullo schermo. Dal menù si configurano in semplicità tutti i parametri legati a profili colore, filtro luce blu, luminosità, contrasto, scelta della sorgente, e le impostazioni tra le quali figura anche il controllo del volume che, così posizionato, non è molto immediato da gestire.

Una volta impostata la luminosità, non essendoci un sensore per la sua regolazione automatica, questa rimarrà inalterata in tutte le condizioni ambientali. Trattandosi di uno schermo opaco, l’Asus VZ249H non è soggetto a problemi di riflessi mantenendo inalterata la visualizzazione sull’intero angolo di 178° dichiarato dall’azienda. Sempre la sua opacità porta però con sé la presenza di un po’ di grana la cui percezione è molto legata alla distanza alla quale ci si pone dallo schermo. Come pannello IPS tende a virare un po’ verso il grigio nella visione di taglio del nero. Con i colori primari invece il comportamento è ottimo e non si rileva clouding o bagliore.

Le due casse audio stereo sono da 1.5W RMS ciascuna e conferiscono una potenza audio buona, ma non potentissima, diffondendo un suono che tende ad essere un po’ chiuso ed ovattato.

L’Asus VZ249H si comporta molto bene in tutte le condizioni, riproducendo l’immagine sempre in maniera nitida e fluida. Il suo design ne fa, oltre che uno strumento di lavoro, un bell’elemento d’arredo che, grazie al peso ridotto può facilmente essere riposizionato al variare delle esigenze del momento.

Ulteriori specifiche sull’Asus VZ249H sono disponibili sulla pagina dell’azienda.
Il monitor è attualmente in vendita su Amazon al prezzo di 175 € circa che rapportati alle qualità e tecnologie fin qui delineate ne fanno un prodotto accattivante che ben si adatta ai consumatori finali così come a professionisti o giocatori.

Liborio Fedele

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