Transmit, sviluppato dalla software house Panic, è un applicativo per Mac interamente dedicato ai servizi di archiviazione online. In particolare offre il supporto per l’accesso ad FTP, SFTP, S3 1 e WebDAV.
Sia nel primo approccio, ma anche, e forse soprattutto, man mano che se ne approfondisce la conoscenza e si diventa sempre più consapevoli delle funzionalità di Transmit, a beneficiarne sarà la propria produttività.
Alla prima apertura Transmit richiede all’utente se voglia impostare la sincronizzazione dei preferiti. Questa funzionalità che torna estremamente comoda, soprattutto se si lavori su più macchine, può essere configurata per lavorare sia attraverso Dropbox, ma più recentemente anche via iCloud. In questa fase si può anche scegliere se far apparire l’icona nella barra dei menù, per avere sempre a portata di mano l’applicazione, o collegarsi direttamente ad uno dei servizi preferiti.
La schermata principale di Transmit mostra due pannelli affiancati, uno riporta il contenuto della propria cartella “Inizio” (eventualmente modificabile dalle preferenze); l’altro presenta i preferiti, e le connessioni a server FTP, SFTP, S3 e WebDAV. Nel caso in cui volessimo personalizzare questa vista, un piccolo interruttore, alla destra di ciascuna colonna, nella barra superiore, consente di passare velocemente dalla visualizzazione dei servizi online alle cartelle locali.
All’inizio della stessa barra, nel riquadro dei contenuti locali, un pulsante consente di raggiungere velocemente le cartelle principali, o altre che possono essere definite dall’utente. Lo stesso pulsante funziona in maniera analoga nell’altro riquadro, in questo caso però l’icona in alto a sinistra servirà a disconnettersi dal server. Il resto della barra sarà riempito dal percorso assoluto della posizione corrente.
Le modalità di visualizzazione possono essere modificate un po’ come avviene per il Finder, da cui Transmit ha acquisito la funzione di “Visualizzazione Rapida”. Un’altra icona con il simbolo di un ingranaggio mostra un menù a tendina per eseguire azioni quali la creazione di un nuovo file o cartella ed l’aggiornamento dei contenuti.
Il pannello per l’accesso ai servizi online è costituito da diverse sezioni, una per ogni tipologia di servizio supportato, con in più una iniziale per i preferiti. In quest’ultima è possibile navigare nella cronologia, tra i collegamenti Bonjour e la cartella contenente le connessioni preferite. Un’icona con un “+” permette di aggiungere ulteriori cartelle per meglio organizzare i propri collegamenti più frequenti.
Ogni collegamento preferito, che sia FTP, SFTP, S3 o WebDAV, può essere aggiunto, modificato o, aspetto caratterizzante, “montato”. Questa funzionalità, disponibile con opportuna estensione gratuita, fa in modo che uno qualsiasi dei servizi citati sia gestito dal finder come fosse un disco, con tutti i benefici che ne derivano.
Tra le funzioni d’interesse come non citare la visualizzazione dei file nascosti, che ritorna utile su server per modificare, ad esempio, file come l’htaccess; ma anche in locale può essere fondamentale in alcune situazioni.
Su entrambi i fronti, locale e remoto, per ogni elemento possono essere visualizzate le informazioni, con la possibilità di variare i permessi sia tramite maschera ottale che spuntando i permessi che si vogliono abilitare o meno, potendo modificare anche il proprietario ed il gruppo. Può essere estratto e copiato il percorso ed ogni file remoto può essere modificato in tempo reale a patto che si abbia a disposizione l’applicazione adatta ad aprirlo se non dovesse trattarsi idi un semplice file testuale. Transmit non farà altro che scaricarne una copia temporanea ed ad ogni salvataggio caricarne la versione aggiornata.
Un’altra funzione particolarmente comoda è lo spostamento di uno o più elementi, in entrambe le direzioni dell’albero. Una volta selezionati, grazie al comando “move” raggiungibile con il click destro, si può scegliere se portare gli elementi nella cartella genitore, o in una di livello inferiore. Rimanendo in ambito “spostamenti”, l’unico non immediatamente fattibile riguarda quello da server a server. Sarà necessario in questo caso effettuare il download ed il successivo upload dei dati che si vogliono trasferire.
Ovviamente la cosa più banale se si possa fare è quella di scaricare o caricare file da e verso i servizi di archiviazione remota. Anche questo aspetto in Transmit non è gestito banalmente. Tranne per casi limite, ogni trasferimento può essere messo in pausa per essere in seguito ripreso esattamente da dove lo si era interrotto. In questo modo qualsiasi cosa sia successo, non si sarà sprecato del tempo inutilmente, ma soprattutto non se ne perderà di ulteriore per riprendere il trasferimento da zero.
Il pannello delle preferenze di Transmit dà la possibilità di definire il suo comportamento sotto vari aspetti. Tra quelli più interessanti c’è: l’impostazione del comando da abbinare al doppio click: è possibile scegliere se utilizzarlo per trasferire il file, o modificarlo; l’indicazione del comportamento da tenere in caso di elementi esistenti; la configurazione di eventuale proxy e la determinazione di regole in relazione alla tipologia di file.
Ulteriori dettagli su Transmit sono disponibili sulla pagina dell’applicazione.
Transmit si può acquistare direttamente su Mac App Store al prezzo di 33,99 €. Non si tratta di un’applicazione economica, ma che, se necessaria all’uso quotidiano, saprà giustificare ampiamente l’esborso. Per farsi un’idea in prima persona consigliamo di scaricare la versione gratuita direttamente dal sito di Panic.
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