La schermata di avvio di Disk Drill è semplice e funzionale (così come tutto il programma) piochè vengono elencate tutte le periferiche di archiviazione connesse al Mac (anche i dischi di Time Machine) e, cliccando su di esse, è possibile selezionare la partizione sulla quale procedere al recupero dei dati persi. Ad ogni modo, tutto il programma ricalca perfettamente le line guida di Apple per la UI delle app di El Capitan.
Dopo aver cliccato su “Recupera”, Disk Drill inizierà a cercare innanzitutto eventuali partizioni perdute e, poi, a ricostruire l’albero delle directory sulle quali può intervenire. Infine, in una struttura a parte raccolta sotto l’icona Reconstructed Files saranno elencati tutti i documenti recuperabili, suddivisi per tipologia (PDF, DOCX, PPTX…).
Accanto ad ogni file sono presenti due icone tonde: la prima ricorda l’occhio di Quick Look ed infatti, cliccandoci su, si potrà avere nella stragarnde maggioranza dei casi una anteprima del file recuperato.
La seconda a forma di #, invece, permette di visualizzare i dati esadecimali dei file recuperabili, per poter intervenire su di essi e correggerne, se possibile, eventuali errori che ne hanno causato la corruzione.
Dopo aver selezionato i file che vogliamo provare a recuperare, cliccando sul pulsante Recupera posto in alto a destra della finestra principale del programma, Disk Drill si preoccuperà di estrarlo in una cartella di destinazione che saremo liberi di scegliere.
Una doverosa precisazione: a volte mi è capitato di estrarre un file con successo, ma all’apertura risultava corrotto. Purtroppo, questo non dipende dal programma che, ovviamente, si limita a recueprare quanti più byte possibili per ogni file. A ogni modo, se state cercando di recuperare dei file di Office, vi consiglio di aprirli direttamente con la versione 2016, provista nativamente di un tool che tenterà di ripararli.
Disk Drill non è solo un’app per il recupero dei dati perduti, ma anche un’utility per il monitoraggio dei dischi. Infatti, la funzione S.M.A.R.T. (Self-Monitoring, Analysis, and Reporting Technology) che si preoccupa di tenere d’occhio lo stato di salute delle memorie di massa, avvertendo l’utente quando è il momento di sostituirle onde evitare la perdita di dati.
Infine, nella versione Expert ed in quella Enterprise è possibile usufruire della funzione di estrazione dei dati forensi, utili per le indagini o per strutturare al meglio la propria difesa.
Attualmente, Disk Drill, nella sua versione Pro, è il software più affidabile per il recupero dei dati smarriti, cancellati o corrotti. Il prezzo di € 79.00 è più che giusitficato, ma su internet ho trovato un codice sconto che permette di acquistarlo a solo € 55,30.
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