Recensione Trekz Titanium: AfterShokz migliora suono e flessibilità
Già tempo fa abbiamo avuto modo di analizzare le caratteristiche alla base dell’unicità delle cuffie bluetooth a conduzione ossea AfterShokz, recensendo le Bluez 2. In anticipo rispetto al lancio ufficiale, AfterShokz ci ha consentito di provare in anteprima le nuove Trekz Titanium, vediamo cosa è cambiato.
Il primo impatto è con il contenuto della confezione, che oggi presenta una custodia semi-rigida in ecopelle per conservare e trasportare le Trekz Titanium. Le dimensioni della custodia, che ospita comodamente le cuffie, sono molto contenute, grazie al nuovo fattore di forma.
L’archetto che nelle Bluez 2 era rigido ed abbastanza oneroso, ora è ben più sottile, leggero e flessibile, con una sensazione al tatto di gomma antiscivolo, molto gradevole. La sua elevata flessibilità fa sì che, a riposo, le due estremità si incrocino portando le Trekz Titanium ad occupare una superficie davvero limitata. Questa caratteristica, oltre a limitarne l’ingombro, modifica in positivo anche la comodità delle cuffie una volta indossate.
Ma a migliorare non è solo l’aspetto esterno delle cuffie bluetooth a conduzione ossea, ma anche la resa sonora. Rimane inalterata la già buona risposta agli alti ed ai medi, e migliora sensibilmente quella si bassi, con una riduzione apprezzabile delle vibrazioni ed una percezione ed esperienza affinata dei suoni più profondi.
Un aspetto che però non ha subito migliorie è quello legato alla chiamata. Benché l’interlocutore sia avvertito in maniera chiara e potente, quest’ultimo non può dire lo stesso, riscontrando un suono lontano e poco chiaro.
Ulteriori informazioni circa le Trekz Titanium sono disponibili sul sito web AfterShokz, dov’è anche possibile effettuare i preordini al prezzo di 129,99 $, per il momento però con spedizione solo verso Stati Uniti e Canada. In Italia saranno disponibili tra febbraio e marzo.
Trekz Titanium
- Design - 90
- Qualità costruttiva - 90
- Qualità audio - 80
- Qualità chiamata - 65