Le Bluez 2 condividono con parte del segmento a cui appartengono l’archetto posteriore, il passaggio al di sopra del padiglione auricolare e l’altoparlante come terminale. Ciò che le differenzia dalla maggior parte dei competitor invece, è che l’altoparlante non si posiziona all’interno dell’orecchio, bensì all’esterno.
La gestione dell’abbinamento al dispositivo sorgente, nonché della riproduzione musicale e delle chiamate sono pressoché assimilabili con quello che molte volte abbiamo visto, ci focalizzeremo perciò sulla conduzione ossea.
La trasmissione delle onde sonore avviene per vibrazione, nello specifico la vibrazione emessa dall’altoparlante viene trasmessa all’orecchio interno. È il caso di fare una piccola precisazione: chi dovesse soffrire di ipoacusia, che è principalmente da deficit dell’orecchio interno, non risolverà tutti i suoi problemi con questo apparecchio, ma di certo qualcuno sì.
Un vantaggio fondamentale di questa tipologia di cuffie risiede nel fatto che il condotto auricolare sia lasciato libero, per cui si rimane comunque in contatto con tutto ciò che ci circonda. Per tutti gli sportivi che si trovano a fare sport anche in zone trafficate, la possibilità di non essere isolati costituisce sicuramente un enorme vantaggio in termini di sicurezza. Di contro, man mano che aumentiamo il volume, a breve distanza ed in condizioni di basso rumore, quanto in riproduzione potrà essere avvertito anche da chi ci sta intorno.
Le Bluez 2 anche se indossate per tempi lunghi, non recano fastidio né alle orecchie né alla base degli zigomi, dove gli altoparlanti si posano. Solo se i brani sono ricchi di bassi, le vibrazioni a basse frequenze possono leggermente infastidire, ma si tratta per lo più di abitudine.
Rimanendo in zona “bassi”, a seconda della loro intensità e frequenza possono andare in distorsione o non essere ben percepiti. Vero è che molto dipende sia dalla qualità della traccia che dal volume impostato sia sul dispositivo sorgente che sulle cuffie. In ogni caso questo fenomeno è in buona parte dovuto alla modalità di trasmissione. Quanto alle altre bande di frequenza, i suoni risultano limpidi e nitidi, anche quelli meno intensi.
Passando alla chiamata, mentre dal nostro canto percepiamo in maniera molto chiara l’interlocutore, quest’ultimo potrebbe avere qualche difficoltà, avvertendoci un po’ lontani. Anche in questo caso molto dipende dall’ambiente che ci circonda, benché le Bluez 2 siano dotate di doppio microfono per la soppressione dei rumori ambientali.
Altro aspetto particolarmente pensato per gli sportivi è la resistenza al sudore ed all’umidità conferita dal rivestimento costituito da una particolare, e non meglio specificata, nanotecnologia e dalle guarnizioni in gomma.
I controlli per il volume, accensione e spegnimento, e porta micro-USB per la ricarica della batteria interna agli ioni di litio, sono posizionati nella parte inferiore sinistra delle Bluez 2. Sullo stesso lato, ma sulla parte esterna dell’altoparlante, e quindi in una posizione più facilmente raggiungibile in mobilità, è localizzato il pulsante play/pausa che se premuto due volte in successione cambia la traccia.
La durata della batteria è esattamente quella dichiarata, e cioè di 6 ore di riproduzione e conversazione. La versione del bluetooth è la 3.0.
Ulteriori dettagli sono disponibili sulla pagina di Aftershokz. Le Bluez 2 si possono acquistare su Amazon.it a partire da 85€ circa.
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