La DriveStation Mini Thunderbolt di Buffalo, con codice prodotto SSD-WAT, è presente sul mercato in due versioni: una da 512GB (SSD-WA512T-EU) complessivi, ed una da 1TB (SSD-WA1.0T-EU). Il motivo dell’adozione del termine “complessivi” risiede nel fatto che, l’unità è costituita da due SSD, nel primo caso si tratta di due SSD da 256GB, nel secondo di due SSD da 512GB.
Il campione che abbiamo ricevuto in test è la versione da 512GB e monta due SSD Toshiba di fascia alta, caratterizzati da dimensioni ridotte 7mm x 69,85mm x 100mm per 52g di peso, chip MLC NAND flash a 19nm e un’operatività nominale di 1,5 milioni di ore.
La sola dotazione basterebbe per farne un ottimo prodotto, ma è sempre il caso di verificare le prestazioni sul campo.
Esternamente ricorda molto il fratello minore, presentandosi con una scocca unica in metallo satinato, ed una parte superiore in plastica rigida bianca e liscia. Qui sono posizionati un led di stato ed un piccolo pulsante, per il cambio di modalità. Posteriormente presenta una presa d’aria per la ventola interna, due porte Thunderbolt, ed il connettore per l’alimentazione.
Il tutto consta di dimensioni davvero minime: 45mm in spessore per 102mm in altezza per 154mm in lunghezza, tanto da farne una stazione portatile, nonostante l’alimentazione esterna.
Così come nel caso della MiniStation Thunderbolt, una volta collegata al Mac, appare l’icona personalizzata da Buffalo, che è preferibile conservare, per non rischiare di perderla durante le eventuali formattazioni.
La dotazione di due porte thunderbolt consente, in maniera indifferente, che una sia usata per la connessione dell’unità al computer, l’altra per il collegamento di altri dispositivi in cascata. Dal nostro canto abbiamo provato a collegare alternativamente in cascata: un Mac in modalità destinazione, la MiniStation Thunderbolt, un adattatore HDMI, un adattatore Gigabit Ethernet e un adattatore VGA; senza mai poter riscontrare alcuna esitazione. Nella confezione è incluso un solo cavo Thunderbolt per il collegamento al Mac.
Relativamente alle modalità di funzionamento legate all’unico pulsante, in effetti, non c’è un’accensione ed uno spegnimento, ma solo un ingresso ed uscita dalla modalità di sospensione. All’atto pratico, finché non si scollega l’alimentazione, la DriveStation Mini Thunderbolt rimane sempre accesa, con la differenza che normalmente sono attivi i dischi; premendo il pulsante entra in modalità sospensione, con il passaggio del led da bianco ad arancione, i dischi vengono spenti, e rimane attiva solo la seconda porta Thunderbolt.
Quanto invece alle modalità di configurazione a cui si faceva cenno, sono tre.
Le tre configurazioni consentono all’utente di poter utilizzare, a seconda delle necessità, DriveStation Mini Thunderbolt come normale unità esterna massimizzando le prestazioni, o come unità di backup con prestazioni comunque da SSD invece che da comune HDD.
Dopo le considerazioni di carattere generale, passiamo a qualche risultato numerico.
Dal momento che il disco interno, benché si tratti di un SSD, fa da collo di bottiglia nel trasferimento dei dati da e verso l’unità in RAID 0, proponiamo solo i dati di BlackMagic Disk Speed Test.
Modalità | Scrittura | Lettura |
---|---|---|
RAID 0 | 651,5MB/s | 720,0MB/s |
RAID 1 | 291,1MB/s | 646,4MB/s |
Unità singole | 338,4MB/s | 382,4MB/s |
Da un’unità all’altra | 345,3MB/s | 386,7MB/s |
Nella configurazione come unità singole, si può notare facilmente come, durante la scrittura o lettura da e verso una delle due, la banda non sia utilizzata interamente, per cui si giunge alla saturazione solo iniziando in seguito una lettura o scrittura su quella rimasta inutilizzata. Proponiamo due esempi. Qui si vede l’andamento della scrittura iniziata prima su un disco e subito dopo anche sull’altro. Qui invece si inizia con lo scrivere su uno e poco dopo si inizia la lettura dal secondo. In entrambi i casi la seconda fase si evince dal secondo scalino, anche se nel secondo caso è un po’ meno evidente. In tutti i casi si tratta di file sequenziali delle dimensioni di 15GB.
In quest’ultimo screenshot si evince invece il comportamento in RAID 1: mentre dal disco sorgente viene letto ad una velocità, su quello destinazione viene scritto a velocità doppia.
L’unica nota negativa della DriveStation Mini Thunderbolt risiede nella rumorosità della sempre presente ventola interna che però riesce a fare in modo che la scocca esterna rimanga sempre a temperature basse, anche sotto stress.
Non siamo riusciti ad avviare ed eseguire correttamente il sistema operativo né in RAID 0 né con i due SSD come singole unità, perciò non riportiamo i dati relativi a questa tipologia di test.
In merito ai prezzi, bisogna sottolineare che non si adattano proprio a tutte le tasche, ma va tenuto a mente che si stanno acquistando due dischi SSD di alto livello, nonché di capacità medio-alta, con un bel lavoro di ottimizzazione delle prestazioni, perché entrambi lavorino all’unisono e senza perdere un colpo. Amazon propone DriveStation Mini Thunderbolt a 630€ circa per il modello da 512GB e 1000€ circa per quello da 1TB.
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