Recensione Parallels Access: il tuo Mac sempre con te
Dal lancio del primo, vero, smartphone in quel lontano 9 gennaio 2007 (iPhone, ndr) il mondo dell’informatica ha subito un profondo cambiamento che potremmo definire, senza troppi margini d’errore, epocale.
Il 27 gennaio 2010, con il lancio di iPad, questo processo ha raggiunto il suo apice. Da allora si sono susseguiti devices sempre più performanti e completi, tant’è che non c’è da stupirsi se il mercato dei desktop ha iniziato a subire una leggera, ma costante, flessione.
La nascita di questi dispositivi, sempre più capaci di vicariare le funzioni più disparate delle nostre macchine fisse, ha contribuito a cambiare il concetto stesso di lavoro: siamo entrati nella società delle 24 ore, sempre attivi, sempre connessi.
I nostri dispositivi della melamorsicata, però, hanno qualche limite innato; non sostituiscono i nostri Mac, non sono pienamente compatibili con Windows e non sono concepiti, dal punto di vista ergonomico, per il lavoro.
Negli ultimi 7 anni ci sono stati diversi tentativi, da parte di terze parti, di colmare questo gap e permetterci di utilizzare i nostri Mac, quando occorre, anche da remoto. Sicuramente degno di nota è il TeamViewer che dalla versione 3.5 supporta anche OS X e permette la condivisione in remoto della Scrivania, conquistandosi così un ottimo consenso tra gli utenti Mac.
Anche Parallels ci ha provato, con Parallels Mobile, non raccogliendo però molti consensi.
Tutto ciò ci non basta più. La condivisione in remoto della Scrivania riserva non piccoli problemi di gestione dell’interfaccia utente compromettendo, quindi, l’esperienza dell’utente (avete mai provato ad aprire un file, oppure ad editare un testo, utilizzando lo schermo di iPhone?).
La soluzione, o quanto più si avvicina ad esserlo, arriva con il lancio di Parallels Access, applicativo per dispositivi mobili, smartphone e tablet, compatibile con iOS ed Android.
Passiamo, quindi, alla recensione di questa app. Come già anticipato nella recensione del PD10, utilizziamo un MacBook Air (5.1) Mid 2012 ed abbiamo installato l’app su un iPhone 5, con operatore H3G.
Ricordiamo, come già anticipato nella recensione del PD10, che per usufruirne bisognerà sottoscrivere un abbonamento mensile a 2,69€ o annuale a 17,99€, direttamente addebitati sulla carta di credito registrata su iTunes. Possiamo, ovviamente, usufruire di una versione prova di 14 giorni.
PREMESSA
Partiamo proprio con l’ultimo punto della premessa, la connettività.
In ambiente wifi, ipotizzando di collegarci dalla rete di casa al Mac che si trova in ufficio, non si riscontra alcun problema di connessione, nemmeno un lag.
Le cose potrebbero diventare antipatiche quando, come spesso accade a chi ha esigenza di accedere in remoto al proprio Mac, la qualità della connessione dati del nostro smartphone non è eccellente, specialmente in upload. La connessione H3G ha retto discretamente il confronto, giusto con qualche lag transitorio.
INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE
Questo passo è estremamente facile; quanti di voi, infatti, non hanno dimestichezza con l’App Store? Contemporaneamente va eseguito il download, ed installato, anche dell’applicativo per Mac.
Procediamo dunque all’accesso con le credenziali, comuni a Parallels Desktop se ne siamo in possesso, autenticandoci anche con un codice di sicurezza fornito al momento della sottoscrizione del piano di abbonamento.
Step fondamentale per sfruttare al meglio le potenzialità di Parallels Access è l’impostazione della opzione “Wake-on-LAN”, configurando le Preferenze del Risparmio Energia del nostro Mac, abilitando “Power Nap” (solo così potremo svegliare il nostro Mac in stand-by).
Possiamo configurare, naturalmente, le preferenze sia sul Mac che su iPhone o iPad e controllare la scadenza del nostro account PA.
PRIMO ACCESSO
Al primo lancio dell’app ci verrà mostrato un rapido tutorial sulle principali funzionalità di Parallels Access, con la possibilità di visionare un video tutorial, in italiano (non da poco, ndr), davvero esaustivo.
IL TUO MAC SEMPRE CON TE
Ed ecco, finalmente, la nostra Scrivania.
Nulla fa pensare ad una condivisione in remoto del desktop, bensì si ha quasi l’impressione che i programmi siano applicativi nativi di iOS.
Lavorare in remoto non è mai stato così facile, intuitivo e.. divertente!
(seguono alcuni screenshot da iPhone)
PRINCIPALI FEATURES
Parallels Access offre, per la prima volta, la possibilità utilizzare in remoto le nostre postazioni fisse, senza trascurare ergonomia ed intuitività, attraverso gestures.
Per lanciare un programma dovremo semplicemente cliccare sull’icona corrispondente, oppure utilizzare l’App Launcher (il corrispettivo del Launchpad, ndr), che ci consente anche di chiudere i programmi, et voilà.
L’App Switcher ci permetterà di passare da un programma all’altro con semplici click, offrendoci una vera e propria piattaforma multitasking.
La navigazione dello schermo, così come di siti internet, programmi di video scrittura o il trascinamento di file, è resa estremamente accessibile grazie a qualche accorgimento, degno di nota, come lo Smart Tap (mai più un click a vuoto oppure errato), il Lock’n’Go che offre la possibilità di ingrandire e selezionare il testo che ci interessa.
Con un semplice click potremo lanciare Finder ed avere rapido accesso a tutti i nostri file.
Potremo, quindi, gestire un ambiente difficilmente adattabile in uno da 4”, con iPad le cose migliorano notevolmente, senza troppi impicci.. basta prendere la mano!
IL PELO NELL’UOVO
Parallels Access non supporta l’opzione Power Nap (Wake-on-LAN) nelle versioni precedenti ad OS X 10.8, non permettendo il risveglio del Mac da remoto ed inficiando non poco sull’esperienza dell’utente .. fatevene una ragione!
La versione per Android supporta l’aggiunta delle icone dei singoli programmi nella home screen del dispositivo; aspettiamo con ansia questa feature per la melamorsicata.
CONCLUSIONI
Parallels Access è ben pensato, ed è una spanna avanti ai suoi competitors principali.
Ci sono tutti i margini per migliorare ulteriormente questa app ma riteniamo che sia, ad oggi, la migliore sul mercato.
Parallels Access non permette di controllare in remoto i programmi del nostro Mac, ci permette di lanciarli direttamente sul nostro device mobile, ovunque (a patto che si abbia accesso ad una connessione dati, ndr) garantendo una esperienza eccellente.
PRO
Software stabile e rapido
Accesso a contenuti (Adobe Flash, ndr) altrimenti non fruibili su iPhone o iPad
Accesso ad un archivio ben più ampio della memoria dei nostri devices
Il costo annuo di 17,99€
CONTRO
Compatibilità con OS X superiori alla versione 10.8
La tastiera non compare ogni qual volta ci serve, anche se è facile da richiamare grazie al menù laterale