Recensione Nomad ChargeKey, un cavo Lighting sempre a portata di mano
Il passaggio dal classico connettore Dock a quello Lighting non è stato certo indolore: per quanto il secondo sia sicuramente più avanzato e performante, molti di noi avevano accumulato in dieci anni di iPod e in 6 di iPhone una quantità industriale di cavi e accessori compatibili con il vecchio standard. Gli adattatori e i cavi ufficiali prodotti da Apple non sono propriamente economici (si parte da € 19,00 fino ad arrivare a € 39,00), mentre quelli di seconda scelta (o cinesi, che dir si voglia) possono o danneggiare i nostri dispositivi o lasciarci a terra nel momento di maggior bisogno. Fra auto, luogo di lavoro, casa e emergenza ci sarebbe bisogno di minimo 4 cavi Lighting (con una spesa di quasi € 80.00), ma da oggi il problema può essere risolto grazie a Nomad e alla sua ChargeKey.
ChargeKey non è nient’altro che un piccolo cavo Lighting a forma di chiave pronto per essere attaccato al nostro portachiavi: su uno dei suoi lati, infatti, vi è una piccola fessura all’interno della quale far passare l’anellino in metallo. Non dobbiamo aver paura di danneggiare l’accessorio: ChargeKey è infatti morbidissima e, quindi, può piegarsi tranquillamente senza spezzarsi, caratteristica che si rivela parecchio utile anche quando colleghiamo il dispositivo da ricaricare ad una porta USB posta in alto su un computer o ad un caricabatterie ad una presa non perfettamente a livello di un piano di appoggio.
L’indubbia utilità della ChargeKey, soprattutto quando siamo fuori per lavoro o piacere e chi è con noi non ha a disposizione un cavo lighting da prestarci, ne fa un acquisto caldamente consigliato: il suo prezzo è di soli $ 25,00 (qualche euro in più rispetto ad un cavo Lighting Apple che, però, è più facilmente dimenticabile a casa) ed è possibile comprarla dal sito del produttore, anche in versione mini USB.