Recensione Scanbox: la scatola che trasforma iPhone e simili in scanner

Lo avrete visto su Kickstarter, o più probabilmente tra i prodotti di maggior successo dell’annuale CES che si tiene a Las Vegas, oggi, dopo essere arrivato direttamente dall’Australia ed averlo testato, siamo in grado di scrivere circa lo Scanbox Plus, la “scatola” componibile che trasforma gli smartphones in pratici scanner.

Tutto è cominciato a maggio del 2012, quando Scanbox venne lanciato su Kickstarter, nota piattaforma di finanziamento per i progetti creativi dove ognuno può diventare piccolo finanziatore di ogni progetto. Il modello lanciato l’anno scorso è quello base, noi per il test e la recensione abbiamo ricevuto la versione Plus che differisce per una linea di LED in grado di illuminare il soggetto da scansionare.

Il fattore peculiare che fa di Scanbox un prodotto vincente, come si è dimostrato fin ora, è quello a cui si accennava, il suo essere componibile. Questa caratteristica non va intesa come difficoltà di montaggio, bensì come praticità di trasporto ed uso. Scanbox non è altro che un unico pannello sagomato di cartone che, attraverso opportuni solchi “a valle”, può essere ripiegato fino a comporre la “scatola”. Il tutto è tenuto insieme da alcuni piccoli e sottili magneti strategicamente posizionati per ritrovarsi sovrapposti l’uno all’altro. Terminato l’uso e ripiegato il tutto su se stesso ci si ritrova con nient’altro che una busta da lettere sovradimensionata dallo spessore di pochi millimetri, nonché custodia all’interno della quale arriva Scanbox e che contribuisce a farne un prodotto da portare con sé in massima comodità.

Scanbox è chiusa su tutte le facce tranne che sulla parte frontale, attraverso la quale inserire fogli, plichi o anche oggetti tridimensionali da scannerizzare/fotografare. Nella parte superiore vi è un piccolo foro con una sagoma che ben si confà alla maggior parte degli smartphone di ultima generazione. Basterà apporre il proprio, con la fotocamera in corrispondenza del foro, per iniziare ad acquisire documenti e quant’altro. La faccia superiore è anche personalizzabile; inclusi nella confezione ci sono infatti alcuni adesivi colorati da potervi apporre.
L’essere in grado di offrire la possibilità di fotografare, su fondo bianco, oggetti anche tridimensionali a vario scopo è un’altra particolarità di questo strumento.

Scanbox può essere utilizzato come una versione avanzata dei proiettori per lucidi: sono sufficienti un iPhone, uno schermo, proiettore o computer, collegati via cavo o wireless. Utile a questo scopo può ritornare Reflector, applicazione da noi qui recensita di recente.

Altra possibilità offerta è quella di fotocopiatrice: fotografare e stampare direttamente tramite AirPrint o passando per un computer.

Inutile dire che le dimensioni sono pensate in maniera da far rientrare l’intera area di base nel campo visivo del sensore ottico degli smartphone. Per avere un’idea delle dimensioni, la base può ospitare comodamente un A4. Scanbox è ottimizzata anche per facilitare il riconoscimento facciale nel caso si debbano scannerizzare fotografie.

Il materiale di costruzione, cartoncino di un certo peso, è robusto abbastanza e resistente. Nelle parti ripiegate, la piega non è permanente ed ad ogni apertura e chiusura si è certi di poterlo riutilizzare altrettante volte.

Effettuare scansioni in questo modo è veramente comodo. Quando la luce ambientale non è sufficiente, l’illuminazione dall’alto ritorna davvero utile. Questa fa anche sì che i raggi di luce che trapelano dagli angoli alla base risultino meno evidenti, senza però riuscire ad annullarli. La scansione risulta invece perfetta se la luce ambientale è scarsa. Non è consigliabile affidarsi ai flash integrati negli smartphone in quanto il risultato potrebbe non essere dei migliori.
L’illuminazione è fornita da una serie di LED in linea alimentati da una normale pila da 9V. Il passaggio dei fili di corrente è a vista così come il connettore per la batteria, questo può risultare poco carino alla vista, (anche se si tratta della parte interna), ma va a tutto vantaggio delle dimensioni che rimangono ridotte al minimo.
Di rilievo è anche la possibilità di utilizzare Scanbox come sorgente per le proiezioni; unico neo, non però imputabile alla “scatola” è l’impossibilità di proiettare la fotocamera senza che vengano visualizzati i pulsanti funzione a schermo. Sarebbe però carino che venisse sviluppata un’app dedicata che permetta di visualizzare a schermo esclusivamente quanto ripreso dalla fotocamera.

Scanbox può essere acquistata direttamente dal sito ufficiale nella versione base e nella versione Plus, rispettivamente al costo di 19,95$ e 34,95$ con un’aggiunta di $10 per la spedizione internazionale a partire cioè da un totale di una ventina di euro circa. Ricordiamo che si tratta di dollari australiani, e data la notevole distanza la consegna non potrà essere proprio immediata.

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