Apple Care e la normativa europea: vediamoci chiaro
In questi giorni si fa un gran parlare della decisione dell’Autorità Garante per la Concorrenza sul Mercato (AGCM) italiana di avviare una procedura circa la garanzia fornita da Apple sui suoi prodotti.
Come tutti ben sappiamo Apple fornisce un anno di garanzia su tutti i suoi prodotti, estendibile a 3 acquistando un Apple Care Protection Plan, il cui prezzo è variabile in ragione del prodotto. Per la direttiva 1999/44/CE dell’Unione Europea, la garanzia deve essere fornita per un periodo di 24 mesi ai privati (12 nel caso in cui l’acquisto avvenga da utenza business): i primi 12 mesi sono a carico del produttore, i restanti a carico del venditore. Nel caso in cui si acquisti, ad esempio, un iPhone in un grande magazzino, per i primi 12 mesi la garanzia è fornita da Apple, per il secondo anno dal grande magazzino stesso. Nel caso in cui, invece, si acquisti un prodotto dall’Apple Store Online, la garanzia deve essere fornita per i 24 mesi da Apple, che in questo caso è anche il venditore.
Dunque, perchè avviare una procedura nei confronti di Apple? L’AGCM ha rilevato poca trasparenza nella descrizione dell’Apple Care Protection Plan: l’estensione della garanzia, sulla scorta della direttiva europea, è di soli 12 mesi e non di 24 come dichiarato. Il problema, però, si pone solo nel caso in cui il prodotto è acquistato presso l’Apple Store Online, ma non sussiste nel caso in cui il prodotto è acquistato presso un rivenditore terzo in quanto, con la sottoscrizione dell’Apple Care, l’azienda di Cupertino si fa carico dell’assistenza per altri 24 mesi sostituendosi al venditore.
Se la l’AGCM deciderà di comminare una sanzione ad Apple (che potrebbe arrivare fino a 500 mila €) ci sarebbero i presupposti per una class action (all’italiana, non pensate di ottenere chissà cosa) contro l’azienda, sempre se gli avvocati di Apple non decidano di fare ricorso contro la sanzione.