Recensione Audioengine 2 e W2: un’esperienza audio libera e di qualità
Grazie alla disponibilità e voglia di far conoscere la qualità Audioengine, mostrata dalla DNL Trading, siamo stati in grado di provare per voi il trasmettitore W2 e i diffusori Audioengine 2.
L’Audioengine W2 si compone di un trasmettitore che invia l’audio generato dai dispositivi della mela, dal connettore dock in WiFi, ed un ricevitore che con il suo connettore jack lo invia ad un qualsiasi impianto dotato di ingresso audio.
I due componenti sono estremamente maneggevoli e leggeri tanto che di primo acchitto non si direbbe possano essere così sorprendenti.
Poter gestire in totale libertà da cavi la musica in riproduzione è davvero unica, visto che i dispositivi non hanno bisogno di appoggiarsi ad una rete WiFi preesistente, ma sono in grado autocrearne una ad hoc per comunicare tra di loro. Per questo motivo è necessario assicurarsi che non ci sia nessun’altra rete wireless sullo stesso canale altrimenti il segnale generato dal W2 sarà oscurato.
Il punto di forza di questo prodotto sta nel fatto che è davvero versatile al massimo, visto che utilizza come uscita un normalissimo jack da 3,5mm. Questo permette di collegarlo ad un qualunque impianto, si tratti dell’autoradio, di un home theatre o un classico HiFi.
Un piccolo limite risiede però nella necessità del ricevitore di essere alimentato. Quest’ultimo utilizza come porta d’alimentazione una USB il che rende questo “limite” facilmente risolubile, in accordo con la sua estrema versatilità, visto che questo tipo di standard è ormai interfacciabile con un gran numero di adattatori dagli scopi più vari. Non va trascurato infatti che l’energia erogata dall’accendisigari dell’auto è già sufficiente per permettere il pieno funzionamento dell’accessorio. Nella confezione è in ogni modo incluso un adattatore per collegarlo alle normali prese di corrente.
Aspetto non secondario è che trasmettendo l’audio proveniente dal dock, invece che dal jack, la qualità risulta superiore, visto che il segnale è digitale.
Veniamo ora alle Audioengine 2. Si tratta di due diffusori, il sinistro amplificato e il destro passivo; che nonostante le ridotte dimensioni assicurano una resa ottimale.
Si ha un’idea dell’elevata qualità, già a partire dal modo in cui le dotazioni sono presentate ma soprattutto dal tipo di dotazioni. Ogni componente è preservato all’interno di sacchetti in spessa stoffa, e i cavi forniti sono di alta qualità e permettono la connessione sia via mini-jack che via RCA; le due casse comunicano attraverso un cavo con terminale scoperto, senza alcun connettore quindi, che va stretto all’interno dei due morsetti.
Dotate di un woofer e un tweeter ognuna, forniscono un’esperienza acustica paragonabile a quella di casse di livello superiore, i suono è limpido e chiaro, e i bassi sono fedeli e pieni liberi da fastidiosi graffi; soprattutto se si riproduce audio in formato non compresso.
Le casse si esprimono con una potenza di 60W che producono un volume massimo di tutto rispetto sempre in rapporto alle dimensioni.
Al contatto risultano molto compatte e ben rifinite, soprattutto se si pensa che rientrano nella categoria di casse per PC.
I due prodotti presentati possono facilmente essere interconnessi per un’esperienza che non lascerà inappagati.