Ad ogni terminale, nel momento della connessione alla rete, viene assegnato un indirizzo IP (Internet Protocol) che lo identifica univocamente. Fino ad ora si è utilizzato l’IPv4 costituito da 32 bit (4 byte), distribuiti in 4 campi. L’indirizzo è nella forma xxx.xxx.xxx.xxx (e.g. 195.42.65.251) dove ogni gruppo può assumere valore da 0 a 255.
Visto l’aumento esponenziale dei dispositivi che si collegano alla rete le combinazioni di numeri fornite dall’IPv4 non sono più abbastanza per identificare univocamente ogni dispositivo.
Per quanto riguarda l’utente finale in sostanza non cambierà molto, posto che sia dotato di hardware e software abbastanza aggiornati da supportare il nuovo indirizzo IP.
Le schede di rete di cui sono dotati i singoli dispositivi dovranno supportare nativamente il nuovo standard, e quelle di ultima generazione funzionano sia con IPv4 che con IPv6. Per quanto riguarda il software basterà tenere aggiornati i browser che si utilizzano per navigare.
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