L’energia elettrica secondo Fujitsu: E=luce+calore
Il 9 dicembre Fujitsu ha annunciato il suo nuovo lavoro in campo elettronico.
L’azienda giapponese ha sviluppato un unico dispositivo attraverso il quale trasformare il calore e la luce in energia elettrica. Si annuncia anche un vasto uso di questo dispositivo dati i suoi costi contenuti. Se in passato infatti ci si sarebbe serviti di più congegni per arrivare allo stesso risultato, oggi è possibile giungere allo stesso scopo tramite un unico ibrido. Concorrono allo stesso fine anche il basso costo del materiale e del processo produttivo.
Si tratta di un sistema ibrido in grado di assorbire energia dalle fonti che sono maggiormente presenti intorno a noi, permettendoci di alimentare un altro dispositivo. Fujitsu specifica inolte che funzionerà anche in ambienti chiusi con la luce artificiale e calore emesso da qualsiasi fonte.
In particolare la Fujitsu Laboratories ha sviluppato un materiale organico che lavora in doppia modalità, fotovoltaica e termoelettrica.
Questa tecnologia potrà essere usata sia in campo mobile, e soprattutto in ogni ambito nel quale risulti difficoltoso reperire energia, in particolare in campo medico per la rilevazione di temperatura corporea, battito o pressione sanguigna.
In futuro potremmo essere quindi noi in prima persona a fornire energia ai i nostri cellulari, lettori e quant’altro, senza dover più ricorrere all’uso di batterie che inevitabilmente finiscono per scaricarsi e doversi in ogni caso alimentare da una presa di corrente fissa.
Qualora questo materiale dovesse raggiungere un vasto consenso ed impiego, anche ad alti livelli, non va tralasciato l’impatto che si avrebbe sui consumi di energia generata dalle fonti convenzionali, ottenendo così anche un forte guadagno per la salute nostra e dell’ambiente.