Tempo fa avevamo puntato il dito contro Facebook per la sua politica energetica lungi dall’essere ecosostenibile per lo più poiché si trattava dell’energia di cui il social network ha bisogno per mantenere attivo il suo servizio. Oggi al contrario parliamo di Google che ha scelto di utilizzare parte dei suoi capitali per la produzione di energia eolica sviluppando due grossi progetti.
Steve Stengel, portavoce di NextEra, ha affermato che il progetto include 33 turbine che generano 49,5 megawatts a nord di Bismarck, e 80 turbine che ne producono 120 nel North Dakota orientale.
Il vento che soffia in questi territori può fornire energia a più di 55000 abitazioni.
La Federal Energy Regulatory Commission (FERC) ha approvato in febbraio la richiesta di Google per l’acquisto e la vendita di energia.
Dopo aver rifornito le sue server farm BigG ora pensa all’eolico come diversificazione e vero e proprio investimento per la generazione di capitale.
Il piano è di coprire circa 565 chilometri (dal New Jersey al Virginia), a 15-25 chilometri di distanza dalla east coast, dove le acque hanno una profondità meno proibitiva. Questa enorme estensione consentirebbe la produzione di 6000 megawatt, abbastanza per fornire energia pulita a oltre due milioni di famiglie americane.
Grazie allo sviluppo dell’energia off shore, il colosso di Mountain View garantisce un buon affare per sé e per l’ambiente.
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