Quando i minuti gratis diventano una fonte di energia rinnovabile

Se siete tra coloro che utilizzano le offerte dei vari operatori per fare interminabili chiamate al vostro partner o ai vostri amici prossimamente potreste essere tra i salvatori dell’ambiente.
Uno studio condotto da alcuni scienziati coreani ha dimostrato che l’impatto delle onde sonore con alcuni materiali può convertirle in energia. I giornalisti Young Jun Park e Sang-Woo Kim hanno infatti spiegato: “Così come gli altoparlanti trasformano dei segnali elettrici in suoni, il processo contrario – trasformare il suono in una sorgente di energia elettrica –  è possibile”.
Ponendo la situazione in questi termini sarà possibile ottenere energia da una qualsiasi fonte di suono/rumore. Pensiamo infatti al rumore generato dai veicoli durante le ore di punta, da un concerto, da aerei in decollo eccetera, potrebbero essere una fonte enorme di energia.
Questa rivoluzione sarebbe da attribuire ad un particolare tipo di materiali chiamati pizoelettrici: se sollecitati, questi materiali sono in grado di convertire l’energia meccanica in energia elettrica.
Una conversazione telefonica produce suono a 60-70 db (decibel) che convertiti diventerebbero 50 mV (millivolt). Per alimentare un cellulare c’è bisogno di alcuni volt, quindi al momento la soluzione sarebbe poco efficace. I coreani però sono ottimisti: 50 millivolt non sono molti, ma è un buon punto di partenza, perseverando nella ricerca si potranno sicuramente raggiungere i risultati desiderati, soprattutto se pensati in relazione a suoni di gran lunga più potenti.
Quindi ragazzi, chissà se in futuro oltre a parlare gratis potrete anche ricaricare la batteria dei vostri cellulari in maniera del tutto gratuita e facendo un grosso favore all’ambiente… I presupposti ci sono, non ci resta che attendere maggiori sviluppi.
Liborio Fedele

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Tags: cellulari

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